








Simbolo indiscusso di forza, bellezza e resistenza fisica, questo implacabile cacciatore fa sognare da sempre bambini e adulti di tutto il mondo. Il leone, che è a capo della catena alimentare, con pochi nemici naturali con i quali competere, rientra anche esso tra gli animali vulnerabili e più bisognosi di protezione, prima che sia troppo tardi. Secondo l'African Wildlife Foundation il numero di esemplari è diminuito del 43% in soli 21 anni ed è già stato dichiarato estinto in 15 paesi africani. La causa principale, come al solito, è sempre la stessa: l'uomo. I motivo di questo preoccupante declino sono la perdita dell'habitat naturale in favore dell'espansione dei territori agricoli, di nuovi insediamenti umani con annesse strade e costruzioni di vario tipo. Questo genera inevitabilmente un conflitto tra l'essere umano e il felino che caccia capre, bovini o animali da cortile e che minaccia la vita dell'uomo stesso. Molti leoni vengono abbattuti perché ritenuti animali nocivi ma questa non è l'unica ragione per la quale uccidere il re della foresta. Non si possono purtroppo non citare alcune pratiche dall'impatto devastante per la sopravvivenza di questa specie protetta: - l'uccisione dei leoni come riti di passaggio o atti di coraggio - i trofei di caccia, che tanto piacciono a molti ricchi occidentali. Ne sono diventati il triste simbolo il leone Cecil e suo figlio Xanda. - il bracconaggio, in crescita vertiginosa perché la domanda da parte del mercato nero (soprattutto asiatico) è sempre più grande. Al leone, infatti, vengono erroneamente attribuiti poteri magici e afrodisiaci. La situazione è grave al punto che si parla già del leone come del nuovo rinoceronte.